a cura della scuola Oregon Tape Crew

L’hip hop è un movimento culturale, nato negli anni settanta.

Il movimento ha probabilmente mosso i primi passi con il lavoro di DJ Kool Herc che competendo con DJ Afrika Bambaataa, si dice abbia inventato il termine “hip hop” per descrivere la propria musica. Cuore del movimento è stato il fenomeno dei Block party: feste di strada, in cui i giovani afroamericani e latinoamericani interagivano suonando, ballando e cantando a ritmo della musica, che è in 4/4. Parallelamente il fenomeno del writing contribuì a creare un’identità comune in questi giovani, che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione: ogni persona era libera di esprimere la propria identità con questo nuovo metodo musicale.

Negli anni ottanta/novanta, gli aspetti di questa cultura hanno subito una forte esposizione mediatica varcando i confini americani ed espandendosi in tutto il mondo. Il riflesso di questa cultura “urbana” ha generato oggi un imponente fenomeno commerciale e sociale, rivoluzionando il mondo della musica, della danza, dell’abbigliamento e del design.

La danza HIP HOP proviene dal movimento Hip Hop e ne conserva le caratteristiche culturali ed estetiche. Le principali tecniche della danza di strada (street dance) sono il b-boying (breakdance), il locking, il popping e l’uprock. La prima è considerata l’originale danza di strada, poiché è nata assieme alle altre discipline dell’Hip Hop (Dj’ing, Writing, Mc’ing). Le altre vengono considerate eguali al b-boying solo da alcuni, poiché sono danze nate nello stesso periodo ma in luoghi diversi. Recentemente si sono sviluppati nuovi stili di danza come il New style, il Krumping e l’House che non sono accettati da tutti come danze hip hop, poiché si sono sviluppati in contesti culturali differenti da quelli originali. Di queste discipline la breakdance è la più conosciuta ed è considerata una vera e propria pietra miliare della cultura hip hop.